CARLO XV re di Svezia e di Norvegia

Enciclopedia Italiana (1931)

CARLO XV re di Svezia e di Norvegia

Francesco Tommasini

Della famiglia Bernadotte, nipote dell'ex-maresciallo di Francia Giovanni Bernadotte, nato a Stoccolma il 3 maggio 1826, morto il 18 settembre 1872, figlio del Re Oscar I e di Giuseppina Beauharnais di Leuchtenberg. Sposò il 18 giugno 1850 la Principessa Luisa dei Paesi Bassi, da cui ebbe una figlia, Luisa, maritata al Principe Federico (poi re Federico VIII) di Danimarca. Prima di succedere al padre sul trono comune di Svezia e Norvegia (8 luglio 1859), fu Vice-Re (1856) e Reggente (1857) in quest'ultimo paese.

Durante il conflitto della Danimarca con la Prussia e con l'Austria per la questione dei ducati di Schleswig, Holstein e Lauenburg, avrebbe desiderato aiutare Federico VII, con cui era molto legato e che sembra avesse pensato di adottarlo per riunire in lui i tre stati scandinavi: ma vi rinunziò, piegandosi al consiglio del suo ministro, Barone Luigi de Geer, il quale giustamente si preoccupava della delicatezza della situazione politica dell'Europa e dell'insufficiente preparazione militare della Svezia.

Dal punto di vista della politica interna, il suo regno va segnalato per la riforma del regime parlamentare, da lungo tempo reclamata. Nel 1866 la vecchia legge organica del 1617, elaborata dal Cancelliere Oxenstierna, che ripartiva la dieta (Riksdag) in quattro ordini o curie (nobiltà, clero, borghesia e contadini), fu sostituita da un'altra che istituiva due camere, entrambe elettive. Dopo le guerre del 1866 e del 1870-71, Carlo XV cercò anche, ma con poco successo per l'opposizione parlamentare, di rafforzare l'esercito.

Di carattere generoso e cavalleresco, Carlo XV fu molto popolare. S'interessò vivamente agli affari di stato, ma osservò lealmente i doveri di sovrano costituzionale. Coltivò anche le arti, specie la pittura e la letteratura: pubblicò un volume di poesie, che fu tradotto in tedesco da A. van Winderfed (Berlino 1866).

La morte della moglie, avvenuta il 30 marzo 1871, lo afflisse profondamente e ne scosse la salute. Nell'estate del 1872 si recò ad Aquisgrana per farvi una cura; nel viaggio di ritorno morì a Malmö, appena toccato il suolo della patria.

Bibl.: C. Bååth-Holmberg, Carl XV, som enskild man, konung och konstnär, Stoccolma 1891.

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