Miseno, Capo

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Promontorio della Campania (155 m). Formato da tufo (giallo alla base, grigio nella parte più alta), fa parte dei Campi Flegrei, cui è collegato mediante una lingua di terra che si frappone tra il porto di Miseno, da un lato, e la spiaggia di Miliscola e il Lago Miseno, dall’altro.

Il promontorio fu popolato da ville sin dal 2° sec. a.C.: in una di queste morì Tiberio nel 37 d.C. Nel lago Augusto stabilì un porto (portus Misenus), importante base di una flotta militare. Il monumento più insigne che resta della base navale è la cosiddetta piscina mirabile, grande serbatoio d’acqua per gli usi della flotta.

Eroe eponimo del promontorio è Miseno, secondo una tradizione compagno di Ulisse, secondo un’altra riportata nell’Eneide compagno e trombettiere prima di Ettore e poi di Enea, che seguì in Italia; avendo sfidato nel suono della buccina gli dei, fu precipitato in mare dal dio Tritone.

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