Braunschweig

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Città della Germania (245.467 ab. nel 2006), in Bassa Sassonia situata a 42 m s.l.m. all’incrocio delle strade Augusta-Amburgo e Magdeburgo-Hannover. Il nucleo più antico sorge su un’isola formata dal fiume Oker, in prossimità del Mittellandkanal, dove B. ha il suo porto fluviale. Sede di varie industrie (mec­caniche, ottiche, chimiche, elettriche, cementiere, alimentari ed editoriali), nonché di istituti economici, di istruzione artistica e tecnica, di ricerca scientifica.

Fondata, secondo la tradizione, da Bruno (da cui il nome Brunonis vicus), figlio di Ludolfo duca di Sassonia, verso l’860 d.C.; sotto Enrico il Leone, duca di Baviera, divenne la capitale della Bassa Sassonia; tra 13° e 14° sec. ebbe un rigoglioso sviluppo commerciale, che la portò ad aderire (1247) alla Hansa germanica e a rivendicare una sempre maggiore autonomia di fronte ai duchi della casa guelfa; nel 15° sec. fu il centro delle città anseatiche della Sassonia. Passata nel 1528 al luteranesimo, lottò a lungo contro i duchi cattolici, che solo nel 1573 vi riportarono la capitale, già a Wolfenbüttel; nel 1806-13 fu capoluogo del dipartimento dell’Oker nel Regno di Vestfalia.

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