BORDEAUX

Enciclopedia dell' Arte Medievale (1992)

BORDEAUX

J. Gardelles

(lat. Burdigala)

Città dell'Aquitania, nella Francia sudoccidentale, capoluogo del dip. Gironde. Il nucleo medievale, situato sulla riva sinistra della Garonna, si estende su un bassopiano calcareo e nella bassa valle del Peugue e della Devèze. B. è circondata da depositi di graves, terreni argillosi adatti alla viticoltura.Racchiusa fin dal sec. 3° entro una cinta muraria di limitate dimensioni (m. 900400), la città divenne nel sec. 4° sede vescovile e capoluogo dell'Aquitania Secunda. Indebolitasi nei secc. 7° e 8° a causa delle invasioni prima dei Vasconi e poi dei saraceni, nel sec. 9°, dopo un breve periodo di pace in età carolingia, B. subì i pesanti attacchi dei Normanni. Tornò a essere nuovamente un notevole centro religioso e politico con i duchi di Guascogna e in seguito, dopo il 1032, con quelli d'Aquitania; divenne tappa obbligata per i pellegrini provenienti dal Nord, attraverso Saintes e Blaye, nel viaggio verso Santiago de Compostela. Nel 1152, grazie alle seconde nozze della duchessa Eleonora con Enrico II Plantageneto, la città divenne territorio dipendente dal regno di Inghilterra e rimase tale per tre secoli, essendo tra l'altro i Bordolesi, a partire dal 1225 ca., fornitori di vino di tutto il regno inglese. La felice situazione della città e il conseguente aumento della popolazione, oltre allo sviluppo di nuove strutture politiche come la jurade (consiglio municipale) e la creazione della carica di sindaco, comportò una notevole attività edilizia. Una seconda cinta muraria fu costruita verso il 1200, seguita, intorno al 1300, da una terza, molto più ampia.Il re occupava il palazzo dell'Ombrière (oggi non più esistente), sulla riva del fiume, mentre l'arcivescovo era insediato nell'angolo sudovest della cinta; i palazzi signorili erano addossati ai bastioni e quelli patrizi occupavano il Bourg Saint-Eloi, a S del centro originario della città; il municipio medievale sorgeva nei pressi della Grosse Cloche, torre campanaria e insieme porta fortificata. Gli Ordini mendicanti si installarono invece nei sobborghi. Durante la guerra dei Cento anni (1337-1452) B. attraversò vari periodi difficili, malgrado i successi di Edoardo, detto il Principe Nero, figlio di Edoardo III, che fece della città il centro dell'effimero principato d'Aquitania (1356-1372). La riconquista francese dette l'avvio a un lungo periodo di ricostruzione.La cattedrale di Saint-André conserva ancora la facciata occidentale del sec. 11°, priva di decorazione perché in origine inserita negli annessi del palazzo arcivescovile. L'interno, a navata unica, molto larga, venne costruito a partire dal sec. 12°, secondo un progetto che prevedeva tre campate quadrate di m. 15 di lato; fu peraltro rimaneggiato nel sec. 13° e scandito in sette campate rettangolari, voltate a crociere costolonate e illuminate da due ordini di finestre. Importanti rielaborazioni intervennero ancora all'inizio del sec. 16°, dopo che già i grandi archi rampanti erano stati innestati, tra il 1464 e il 1521. Il coro è analogo a quelli di Reims e di Amiens: iniziato verso il 1270-1280 fu concluso verso la fine del sec. 13°; i lavori proseguirono con il transetto, il cui braccio settentrionale fu concluso solo all'inizio del sec. 16°; per mancanza di fondi non fu ricostruita la navata originaria, che venne raccordata tra l'altro in modo imperfetto alle nuove strutture. Del sec. 15° è il bel campanile isolato a S-E, chiamato Tour Pey-Berland. A N della navata, il Portail Royal, della metà del sec. 13°, presenta un timpano con il Giudizio universale, con le cornici dello strombo ornate di statuette e dieci statue di apostoli. Nel timpano del portale nord del transetto sono rappresentate l'Ultima Cena, l'Ascensione e una Maiestas Domini; al di sotto, sei figure di vescovi si allineano accanto a quella di un papa. Il portale sud, dell'inizio del sec. 14°, è in cattivo stato di conservazione. Nel coro sono poste due statue di alabastro (S. Marziale e Notre-Dame-de-la-Nef), probabilmente di artista inglese al pari di due pannelli, scolpiti nello stesso materiale, anch'essi sussistenti nel coro della cattedrale.La collegiata di Saint-Seurin sorge fuori dalle mura, sul sito del primo complesso episcopale e della necropoli utilizzata dal sec. 4° al 18°, dove sono stati rinvenuti numerosi sarcofagi ed edifici funerari. La cripta, la parte più antica della chiesa, è costituita da un antico battistero, trasformato nel sec. 6° in basilica funeraria. Vi sono conservati sarcofagi in pietra e in marmo scolpiti nel c.d. stile aquitanico (secc. 6°-7°). Sussistono resti della chiesa del sec. 11°, individuabili in alcuni muri e nella torre-portico, i cui capitelli appartengono alla scultura aquitanica del 1100. Il coro, rettangolare e coperto da una crociera costolonata, risale alla fine del sec. 12°, mentre il corpo longitudinale, costituito da una navata centrale affiancata da alte navate laterali, è del 13° secolo. Il portale del Giudizio universale, a S, presenta alcuni rilievi dell'inizio del sec. 13° e altri databili intorno al 1260-1270. Nella chiesa sono custoditi una cattedra episcopale e due retabli d'alabastro, di cui uno, quello dei Ss. Marziale e Severino, non sembra di fattura inglese.La chiesa abbaziale della Sainte-Croix è una basilica del sec. 11°, dalle pareti sottili, che nel sec. 12° e soprattutto nel 13° fu modificata in funzione di una copertura con volte a crociera costolonata. Intorno al 1130 furono rifatte l'abside e la crociera del transetto - dove due capitelli presentano affinità con la scultura della Linguadoca - e si iniziò la costruzione di una facciata a ordini sovrapposti di arcature, addossata a un campanile a pianta quadrata e preceduta da un avancorpo che inquadra un portale nello stile tipico dell'Ovest della Francia; nel secolo scorso la facciata e le sue sculture sono state arbitrariamente completate. Nel braccio meridionale del transetto si conserva un'interessante tomba a baldacchino del sec. 14°, mentre in un arcosolio nel muro meridionale si trovano i resti di una pittura che raffigura le esequie di un prelato.La chiesa di Saint-Michel, al centro di un popoloso quartiere, è un grande edificio basilicale a tre navate con transetto, a terminazione rettilinea e navata centrale a illuminazione diretta, iniziato nel sec. 14° ma realizzato soprattutto fra il 1460 e il 1580 ca., ancora in stile gotico (le sculture, gli arredi, i portali e le vetrate antiche sono invece in gran parte esempi di arte rinascimentale). Accanto alla chiesa si eleva la Flèche, un campanile gotico alto m. 115.Elementi gotici sussistono nelle chiese di Saint-Pierre, Saint-Eloi e Saint-Rémi, peraltro in taluni casi assai rimaneggiati fra il 16° e il 19° secolo.Nel Mus. d'Aquitaine si conservano sarcofagi aquitanici dei secc. 5°-7°, sculture romaniche, tra cui ottantuno capitelli provenienti dal chiostro della cattedrale, e statue tardogotiche ritrovate nel corso di scavi nel convento dei Domenicani (Sculpture médiévale, 1976). Nel Mus. des Arts Décoratifs sono esposti un Crocifisso e un gémellion, opere limosine del 13° secolo. Al Mus. des Beaux-Arts è conservato un pannello datato 1469 e firmato dal pittore tedesco Hans Clot, che risiedeva a B., rappresentante una Pietà fra i ss. Caterina, Barbara, Andrea e Simone Stock.A B. è custodita la Bibbia dell'abbazia di La Sauve-Majeure (Bibl. mun., 1), copiata a Mont-Saint-Michel e decorata probabilmente nell'ultimo quarto del sec. 11° (Avril, 1967, pp. 223-229, figg. 212-213).

Bibl.: P. Courteault, Cathédrale Saint-André, CAF 102, 1939, pp. 30-58; J. Gardelles, La cathédrale Saint-André de Bordeaux. Sa place dans l'évolution de l'architecture et de la sculpture, Bordeaux 1963; C. Higounet, Bordeaux pendant le Haut Moyen-Age (Histoire de Bordeaux, 2), II, Bordeaux 1963; Bordeaux sous les rois d'Angleterre, a cura di Y. Renouard (Histoire de Bordeaux, 3), Bordeaux 1965; F. Avril, La décoration des manuscrits du Mont-Saint-Michel (XI-XII siècles), in Millénaire monastique du Mont-Saint-Michel, II, Paris 1967, pp. 203-238: 212-213, 226-230, figg. 121-122; P. Roudié, L'activité artistique à Bordeaux, en Bordelais et en Bazadais de 1453 à 1550, 2 voll., Bordeaux 1975; Sculpture médiévale de Bordeaux et du Bordelais, cat., Bordeaux 1976; J. Gardelles, Bordeaux, cité médiévale, Bordeaux 1989.J. Gardelles

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