BERLINO

Enciclopedia dell' Arte Antica (1994)

Vedi BERLINO dell'anno: 1959 - 1994

BERLINO

W. D. Heilmeyer

Musei (v. vol. II:, p. 57 e s 1970:, p. 148). - Bisogna osservare che i famosi edifici dei musei di B. non corrispondono esattamente ad altrettante sezioni. Nel 1939 chi era interessato all'arte antica poteva visitare 7 o 8 raccolte in sei edifici distinti. La sezione di sculture antiche e parte dell'Antiquarium (bronzi e gioielli) furono sistemate dal 1830 nell'Altes Museum al Lustgarten, mentre un'altra parte dell'Antiquarium (vasi) dal 1846 fu posta nel Neues Museum a fianco della raccolta egizia e della collezione di papiri. Nel nuovo grande edificio inaugurato nel 1930, l'ala centrale, con la raccolta dei pezzi architettonici nota come Pergamonmuseum, faceva parte ugualmente del settore antico. All'epoca, nell'ala meridionale di questo nuovo edificio erano già state collocate la sezione del Vicino Oriente e quella islamica, nell'ala settentrionale il Deutsches Museum. All'estremità settentrionale dell'Isola dei Musei venne aggiunto il Kaiser Friedrich-Museum, aperto nel 1904, dove si potevano vedere la sezione delle sculture di età cristiana, con la raccolta paleocristiano-bizantina, e il Gabinetto Numismatico. Al di fuori dell'Isola dei Musei in Prinz Albrecht-Straße, il Museo Etnologico ospitava la sezione indiana e l'originario Museo di Arti Decorative (ora Gropiusbau), il Museo di Preistoria e Protostoria e la collezione d'arte dell'Asia orientale. La grande collezione berlinese di calchi, spostata nel 1916 all'Università, nel 1921 venne sistemata nella nuova ala occidentale.

I Musei Statali di B., riflettendo le vicende postbelliche della città e dell'intera Germania, sono rimasti divisi dal 1950 al 1990. A B. Est, l'Altes Museum, dopo la ristrutturazione del 1966, è stato utilizzato soprattutto per mostre tematiche e come sede della Galleria Nazionale; nel 1987 è iniziata la ricostruzione del Neues Museum. La collezione di antichità è unita alla parte centrale e all'ala settentrionale del Pergamonmuseum: essa - accessibile dal 1982 attraverso il nuovo ingresso centrale - comprende le architetture antiche e l'altare di Pergamo, la collezione di sculture e una parte dei reperti dell'Antiquarium. Inoltre qui sono state esposte al pubblico monete antiche provenienti dal Gabinetto Numismatico. Nell'ala meridionale del Pergamonmuseum sono poi ospitati il Museo del Vicino Oriente e quello Islamico. A N, nella costruzione del 1904, che dal 1956 è stata chiamata Bode-Museum dal nome del suo fondatore Wilhelm von Bode, erano collocati il Museo Egizio con la collezione di papiri, la collezione paleocristiano-bizantina, che peraltro è stata sempre qui, le modeste raccolte del Museo di Preistoria e Protostoria e il Gabinetto Numismatico, i cui patrimoni sono rimasti pressoché intatti. Ciò che rimane della collezione di calchi, che prima della seconda guerra mondiale era esposta nell'Università (oggi Humboldt- Universität), si trova attualmente nei magazzini.

Nel distretto di Charlottenburg ha avuto sede un vasto complesso di raccolte archeologiche. Dopo la distruzione del Gropiusbau nella Prinz Albrecht-Straße il Museo di Preistoria e Protostoria è stato trasferito nel Langhansbau del castello di Charlottenburg. A esso è stata aggiunta una raccolta antico-orientale, che comprende soprattutto piccoli reperti provenienti anche dall'attività di scavo più recente. Le due caserme delle Gardes du Corps di fronte al castello hanno ospitato, sul lato meridionale della Schloßstraße, l'Antikenmuseum con i reperti più significativi del vecchio Antiquarium e della donazione di una raccolta di monete, mentre su quello orientale della medesima strada il Museo Egizio con il nucleo essenziale della collezione di Tell el-'Amārna (Nefertiti) e alcune importanti nuove acquisizioni (Porta di Kalabša). Nel 1988 vicino al Museo Egizio si è aperta la collezione di calchi della scultura antica, ricostituita ex novo e in stretta relazione con l'attiguo laboratorio dei gessi. Nei pressi dell'Antikenmuseum ha trovato posto il laboratorio di ricerca Rathgen, che in qualità di istituto di scienze naturali sostiene i progetti di restauro dei Musei Statali. Altre raccolte di notevole interesse archeologico si trovavano nell'edificio del magazzino (già approntato nel 1921) del Museo Etnologico a Dahlem, ossia il Museo di Arte Islamica e quello di Arte Indiana, fondato nel 1963 con i ritrovamenti della spedizione a Turfan. Sempre lì, un locale di esposizione facente parte integrante della Galleria di Sculture ospitava la raccolta paleocristiano-bizantina. Il castello di Klein-Glienicke e, in misura minore, il castello di Tegel ospitano sculture antiche in marmo, mentre poche altre opere sono proprietà del Deutsches Archäologisches Institut a Dahlem, dell'Archäologisches Seminar della Freie Universität di Β. e di alcune collezioni private.

Le sezioni dedicate alle antichità nei Musei Statali di B. furono chiuse nel 1939 con lo scoppio della seconda guerra mondiale. Il materiale trasferito nel 1945 in Occidente divenne il nucleo centrale dei musei ricostruiti a B. Ovest; quanto era stato portato in Russia è stato successivamente esposto a B. Est. La regione della Prussia, a cui appartenevano questi tesori d'arte, è stata sciolta nel 1947; nel 1951, gli edifici e amministrazioni esistenti a B. Est furono affidati al governo della Repubblica Democratica Tedesca, mentre i materiali raccolti a B. Ovest e appartenenti una volta ai Musei Statali vennero affidati nel 1961 alla Stiftung Preußischer Kulturbesitz. Molto dev'essere andato perduto nell'immediato dopoguerra; ancora oggi, dopo la riunificazione, non si sono potute redigere liste esaustive di opere smarrite. Dal 1958 la sezione di antichità a Charlottenburg, che dal 1975 porta il nome di Antikenmuseum Berlin, Staatliche Museen Preußischer Kulturbesitz (SMPK), si è potuta arricchire con nuove acquisizioni: vasi, bronzi, gioielli e in misura minore anche sculture. Tra le più recenti sono da menzionare: la statuetta in bronzo di un'acrobata, manico di specchio di fattura italomeridionale, del 490/480 a.C.; il cratere a volute del Pittore di Dario raffigurante l'uccisione di Rhesos e il ratto del suo cavallo da parte di Ulisse e Diomede, databile attorno al 340 a.C.; il sarcofago del condottiero, proveniente dalla Collezione Rinuccini, del 190 d.C. circa. Con la caduta del muro di B. (1989) e con la riunificazione della Germania (1990), la situazione dei Musei è radicalmente mutata: sono passati tutti sotto il controllo della Stiftung Preußischer Kulturbesitz. Inoltre è in fase di elaborazione un progetto che prevede l'esposizione di tutte le collezioni archeologiche negli edifici dell'Isola dei Musei: le antichità classiche verranno collocate nell'Altes Museum e nel Pergamonmuseum; le raccolte di preistoria, protostoria ed egiziana nel Neues Museum, le sezioni del Vicino Oriente e paleo-cristiana-bizantina troveranno sistemazione nell'ala meridionale del Pergamonmuseum, che inoltre nella sua ala settentrionale ospiterà la collezione islamica.

Bibl.: Sulla «Kunstkammer» e le collezioni di antichità nel XIX sec.: S. Waetzold, Bauten der Museuminsel, in Berlin und die Antike (cat.), Berlino 1979, p. 361 ss.; id., 150 Jahre öffentlicher Museen in Preußen, in Bilder vom Menschen (cat.), Berlino 1980, p. 15 ss.; J. Hildebrandt, C. TheuerkaufF, Die Brandenburghisch-Preufiische Kunstkammer, Berlino 1981; K.F. Schinkel 1781-1841 (cat.), Berlino 1981, p. 135 ss.

Sulla situazione agli inizi del sec. XX: W.v. Bode (ed.) Führer durch das Kaiser Friedrich-Museum, Berlino 1910; AA.VV., Kurze Beschreibung der antiken Skulpturen im alten Museum, Berlino 19223; Κ.Α. Neugebauer, Führer durch das Antiquarium, I, Bronzen, II, Vasen, Berlino 1924, 1932; W.v. Mas- sow, Führer durch das Pergamonmuseum, Berlino 1932.

Per la storia durante e dopo la guerra: E. Rohde, Forschungen und Berichte. Staatliche Museen zu Berlin, XX-XXI, 1980, p. 43 ss; I. Kühnel-Kunze, Bergung - Evakuierung - Rückführung. Die Berliner Museen in den Jahren 1939- 59, Berlino 1984; G. Schade, Die Berliner Museuminsel. Zerstörung, Rettung, Wiederaufbau, Berlino 1986; W. Knopp (ed.), Preußischer Kulturbesitz. 25 Jahre in Berlin Sammeln - Forschen - Bilden, Berlino 1986.

Su B. Est: G. Heres, M. Kunze, Antikensammlung I. Griechische und römische Plastik, Berlino 1984; M. Kunze, W. Kästner, Antikensammlung II. Altar von Pergamon, hellenistische und römische Architektur, Berlino 1985, 19902; H. Heres, U. e V. Kästner, I. Kriseleit, Antikensammlung III. Griechische und etruskische Kleinkunst, römische Porträts, Berlino 1985; A. Effenberger (ed.), Führer durch das Bodemuseum, Berlino 1985.

Su Β. Ovest: S. Waetzoldt (ed.), Kunst der Welt in den Berliner Museen 1980 (un volume per ciascun museo), Berlino 1980, AA.VV., Antikenmuseum Berlin-Die ausgestellten Werke, Berlino 1988.

Inoltre: F.W. Goethert, Katalog der Antikensammlung Klein-Glienicke, Magonza 1972; U. Gehrig, Antiken aus Berliner Privatbesitz (cat.), Berlino Ovest 1975; Κ. Stemmer, Kaiser Marc Aurel und seine Zeit. Abgußsammlung antiker Plastik (cat.), Berlino 1988.

Per una visione d'insieme sui musei di B. Est e Ovest: U. Bleicker (ed.), Museen in Berlin. Ein Führer durch 68 Museen, Berlino 1987.

Sulle nuove acquisizioni: W.D. Heilmeyer, Der Sarkophag Rinuccini, in Jahrbuch Preussischer Kulturbesitz, XXIV, 1987, pp. 215-228; G. Zimmer, Spiegel im Antikenmuseum, Berlino 1987, p. 38, tav. ν; L. Giuliani, Bildervasen aus Apulien (cat.), Berlino 1988, p. 10, tav. in; P. Blome, in JbBerlMus, XXXII, 1990, pp. 35-68.