BATH

Enciclopedia Italiana (1930)

BATH (A. T., 47-48)

Arthur POHAM
Vico CASTELFRANCHI
Luigi Villari

Città capoluogo della contea di Somerset, in Inghilterra. Essa ricopre i fianchi e le vette delle alture scoscese, che, a guisa d'anfiteatro, s'innalzano sulla tortuosa valle del fiume Avon. Ha un clima mite, gode di uno splendido panorama e contiene bei viali e giardini. Nel 1901 aveva 49.839 ab.; nel 1911, 69.173; nel 1921,68.669. La città deve la propria fama alle sorgenti minerali; le principali sostanze in soluzione sono solfati di calcio e di sodio e cloruri di sodio e di magnesio; si sono anche notate tracce di radio-attività, e i gas contengono argon ed elio. Queste acque sono indicate per i reumatismi, la gotta, le nevralgie, le sciatiche e le malattie del fegato e della pelle.

Monumenti. - La chiesa abbaziale fondata presumibilmente nel sec. VIII - al sinodo di Brentford (781) è menzionata come "quel famoso monastero di Bath"- ebbe considerevole importanza nel sec. X; ma nella forma presente è del sec. XVI. La primitiva chiesa sassone fu distrutta e ricostruita in grande scala dal vescovo John de Villula; ma rovinò ancora, e fu rifabbricata soltanto nel 1500 allorché King, vescovo di Bath e Wells, ebbe una visione - la Santa Trinità con gli Angeli che montavano e scendevano su una scala - che è commemorata da sculture sulla facciata occidentale. Quando nel 1539 i monasteri furono soppressi da Enrico VIII la fabbrica era effettivamente terminata. Essa è l'unica cattedrale in Inghilterra costruita interamente in stile gotico perpendicolare. Nell'interno si nota la magnifica volta a ventaglio del coro, e la piccola cantoria del priore Bird col suo emblema - lettera W e un uccello - circondato di graziosi fogliami. La chiesa è stipata di monumenti di persone celebri morte in diverse epoche a Bath quando questo era un centro di vita mondana.

La città, costruita quasi interamente in pietra locale, sulle rive erte del fiume Avon, è il saggio più perfetto in Inghilterra di un piano regolatore logico ed armonioso. I suoi edifizi son quasi tutti del sec. XVIII ed il merito ne è dovuto principalmente a John Wood (morto nel 1754) e al suo figlio omonimo. Sono del padre il Queen's Square, il Circus e Prior Parck, a due miglia fuori di Bath; il figlio invece creò il Royal crescent in stile ionico e le Assembly Rooms. Il famoso Grand Pump Room venne costrutto nel 1796 da Palmer in stile classicista con eleganti decorazioni all'interno.

Il museo Holburne of Menstrie è una collezione lasciata nel 1882 alla città da sir Thomas Holburne. Contiene belle raccolte di argenteria, porcellane, miniature, ed alcuni quadri interessanti, come: il Giudizio di Paride di un maestro tedesco del sec. XVI, un ritratto attribuito a Lorenzo Lotto, dipinti di G.M. Crespi, Guido Reni e Luca Giordano, molti quadri olandesi del sec. XVII di secondaria importanza, parecchi paesaggi di Thomas Barker di Bath, e ritratti di Gainsborough e Hoppner.

Bibl.: R. Warner, The History of Bath, Bath e Londra 1801; R. E. M. Peach, Bath Old and New, Londra 1888; I. F. Meehan, Famous Houses of Bath and district, Bath 1902; A. Salmon, Bath and Wells, Londra 1914.

Storia. - Le sorgenti termali dettero fama a Bath fin dai tempi più remoti; se ne attribuisce la scoperta ad un principe britannico Bladud. I Romani le conobbero e verso il 44 d. C. vi costruirono magnifiche terme, di cui rimangono abbondanti ruderi; essi denominarono la località Aquae Sulis, dalla divinità indigena Sul. Presso le terme vi erano un tempio e alcune case per i sacerdoti, i funzionarî e i bagnanti, ma non sembra che vi fosse una popolazione fissa numerosa. Bath ebbe qualche importanza all'epoca dei Sassoni, e il re Edgar vi fu incoronato nel 973. Riccardo I concesse alla città una carta municipale che accordava privilegi alla comunità dei commercianti; Bath è menzionata come centro dell'industria dei panni nel Wife of Bath's Tale di Chaucer. Vi si tenevano delle fiere importanti nel Medioevo. Nel sec. XVIII la città, intieramente ricostruita dai Wood, divenne elegantissimo luogo di bagni, specialmente dopo i soggiorni di Giorgio II nel 1734 e 1738. Il famoso maestro delle eleganze Richard Nash (Beau Nash, 1674-1762) vi regnava supremo; la città figura spesso nei romanzi di Dickens, Smollett, Thackeray e altri. Assieme con Wells forma una diocesi anglicana; la cattedrale è a Wells. Bath è frequentata anche oggi per le sue terme, ma non più come in passato, mentre invece è prediletta come luogo di residenza dai pensionati.

Bibl.: R. Warner, History and Antiquities of Bath, 1801; sir G. Jackson, Archives of Bath, Londra 1873; R. E. M. Peach, Bath Old and New, Londra 1888; H. Scath, Aquae Sulis, or Notices of Roman Bath, Londra 1864.

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