BARBADOS

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)

BARBADOS (VI, p. 118)

Giandomenico Patrizi
Renato Piccinini

Occupata dagl'Inglesi fin dal 1627, l'isola ha conseguito la piena indipendenza nell'ambito del Commonwealth britannico il 30 novembre 1966. Capo dello stato è il sovrano del Regno Unito, rappresentato da un governatore generale; il potere esecutivo è esercitato dal governo, quello legislativo da un parlamento bicamerale. La capitale è Bridgetown (9000 ab.).

La popolazione, composta in assoluta prevalenza da negri e mulatti, ammontava a 238.141 ab.. al censimento del 1970; la densità, 560 ab. per km2, è tra le più elevate delle Antille. La lingua ufficiale è l'inglese; la religione più diffusa è quella anglicana, seguita dai 3/4 degli abitanti. La coltura della canna da zucchero è da sempre l'attività principale, ma essa, nonostante una certa esportazione di zucchero e rhum, è ben lungi dal poter sostentare una popolazione così numerosa, la quale ha fatto largamente ricorso, dopo la seconda guerra mondiale, all'emigrazione verso la Gran Bretagna, gli Stati Uniti, il Canada (stato con il quale B. ha avuto sempre strette relazioni) e le Antille britanniche. Da diversi anni il turismo - alimentato soprattutto dai Nordamericani - rappresenta la massima fonte di reddito: nel 1972 gli arrivi sono stati oltre 200.000. La rete stradale supera i 1500 km. A Seawell funziona un aeroporto internazionale.

Bibl.: J.-C. Giacottino, La Barbade indépendante, in Les Cahiers d'Outre-Mer, XX, 1967; H. Blume, Die Westindischen Inseln, Braunschweig 1968; G. Lasserre, Les Amériques du Centre, Parigi 1974.

Storia. - Le prime elezioni tenute dopo l'indipendenza (9 settembre 1971) hanno fatto registrare la vittoria del Democratic labour party, partito governativo del primo ministro E. Barrow, al potere dal 1961, che gode prestigio grazie al progresso economico, conseguito specialmente nel campo industriale. B. è membro dell'ONU e dell'OAS.

Bibl.: E. E. Williams, From Columbus to Castro, The history of Caribbean (1492-1969), Londra 1970; E. De Kadt, Patterns of foreign influence in the Caribbean, Londra 1972.

TAG

Seconda guerra mondiale

Commonwealth britannico

Antille britanniche

Canna da zucchero

Potere esecutivo