Bangalore

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Città dell’India (4.301.326 ab. nel 2001; 7.150.000 nel 2006 considerando l’intera agglomerazione urbana), capitale del Karnataka. Fondata nel 1537 da Kempe Gauda, capo degli Yelahanka, nel 2006 ha ripreso l’antico nome Bengalooru, in lingua kannada. Situata a 910 m s.l.m. sui margini meridionali della formazione basaltica che culmina nel M. Nandidroog (1467 m), è nodo stradale e ferroviario lungo la linea da Madras (da cui dista 285 km) a Mumbai, con diramazioni verso Hyderabad a N e verso Mysore a SO. È tra­dizionale mercato di lana e seta, nonché centro residenziale estivo, grazie al clima mite. Ospita industrie elettromeccaniche (apparecchi per telecomunicazioni) e meccaniche (costruzioni aeronautiche, macchine utensili, cuscinetti a sfera), e si distingue per la manifattura di tabacco e la lavorazione della ceramica. Dagli anni Novanta sono in forte crescita le industrie e i servizi ad alta tecnologia, che hanno i loro centri nella regione tra B. e Hyderabad - l’approvvigionamento energetico deriva per buona parte dalle centrali idroelettriche di Sivasamudram (80 km a S). Sede di una università (1916), di un istituto indiano di scienze (1911) e di una stazione sperimentale di agricoltura (noto giardino botanico), B. è dunque un vero e proprio parco tecnologico e scientifico; è infatti conosciuta come la capitale della Silicon Valley indiana. La cosiddetta Electronic City (parco tecnologico di B.) è un punto di riferimento per l’industria hi-tech e ospita più di centoventi aziende produttrici di computer (tra cui Helwett-Packard e Ibm) che hanno formato joint venture con società indiane come la Wipro Technologies.

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