BAḤREIN

Enciclopedia Italiana (1930)

BAḤREIN (A T., 91)

Herbert John FLEURE
Giorgio LEVI DELLA VIDA

REIN Gruppo di isole che si trovano presso la costa occidentale del Golfo Persico. L'isola principale è Baḥrein, sulla quale soige un'altura rocciosa, il Gebel Dukhan, alta 120 m. s. m.; il resto dell'arcipelago è basso ed è formato da scogliere coralline e da formazioni affini. L'area totale del gruppo è di 552 kmq., ma soltanto quattro o cinque isole sono abitate. Il clima è piuttosto umido e caldo, il terreno fertile. Le isole sono governate da un sultano, assistito da un agente politico del governo indiano. La popolazione è costituita di Arabi, che si crede siano venuti dal Neǵd in tempi relativamente recenti, affini per tipo agli abitanti dell'Omān, e di elementi persiani; vi sono anche parecchi Negri e Indù, questi ultimi principalmente commercianti. I Persiani e gli elementi dediti all'agricoltura sono in massima parte musulmani sciiti, mentre gli Arabi dominanti sono sunniti. Manāmah, la capitale, ha 35.000 abitanti, el-Muḥarraq 20.000; la popolazione totale di tutte le isole è di circa 120.000 ab. La pesca delle perle costituisce l'industria principale, ma è anche importante la coltivazione dei datteri e del riso; vi si tesse pure la tela da vele. Sono ben conosciuti i cavalli bianchi delle Baḥrein.

Le isole, il cui nome significa in arabo "i due mari" sono state abitate fin da tempi antichissimi: vi si sono trovate numerose tombe di pietre squadrate, a due piani, con ingresso a corridoio. Conosciute fin dall'età classica, queste tombe sono state messe in relazione coi Fenici, che una tradizione, gia nota ad Erodoto, fa emigrare in Siria dal Golfo Persico. Ma, in realtà, manca ogni elemento sicuro per attribuire le tombe di Baḥrein ai Fenici o ad altra civiltà conosciuta. Certo è che le isole furono conosciute dagli Assiri e, più tardi, sono comprese nelle descrizioni dell'Arabia di Plinio e di Strabone. La loro storia è strettamente connessa con quella della costa loro opposta, alla quale talvolta è stato trasportato il loro nome; insieme con essa, furono tra le regioni d'Arabia dove la penetrazione dell'Islām incontrò maggiore resistenza, e nel sec. X furono asilo degli eretici carmati (v.). Dal 1507 al 1622 furono occupate dai Portoghesi. che ne fecero uno scalo per l'India; poi appartennero di nome alla Turchia, ma furono in realtà indipendenti, tranne nel periotlo 1735-1784, in cui i Persiani le occuparono. Gl'Inglesi vi dichiararono il loro protettorato nel 1861.

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