AZERBAIGIAN

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)

AZERBAIGIAN (V, p. 692)

Giuseppe CARACI
Ettore ANCHIERI

Stato federale dell'URSS. - La popolazione è cresciuta da 2,3 a 3,2 milioni di abitanti fra il 1926 e il 1939; la proporzione della popolazione urbana è passata dal 28 al 36%, quella degli analfabeti è scesa dal 74,8 al 26,7% nello stesso periodo. Lo sviluppo della cultura nazionale, che va di pari passo con quello delle istituzioni scolastiche, riflette il progresso della situazione economica, riferibile non meno alla modernizzazione (meccanicizzazione) ed intensificazione (irrigazione) delle colture specializzate (cotone), che all'impulso dato alle industrie estrattive (petrolio, ferro, carbone, alluminio, argento, piombo). La capitale Baku è, oggi, con i suoi 800.000 abitanti (450.000 nel 1926), la quinta città per popolazione dell'intera URSS.

Provincia persiana. - Durante la seconda Guerra mondiale la regione fu percorsa dai convogli che adducevano i rifornimenti alleati all'URSS; le comunicazioni vi sono perciò molto migliorate, e linee ferroviarie regolari la uniscono così con Teherān c0me con la rete russa. La capitale provinciale Tabrīz contava nel 1940 più di 200.000 abitanti.

Storia. - L'Azerbaigian persiano venne occupato dalle truppe sovietiche, nel corso della seconda Guerra mondiale, in base al trattato anglo-russo-persiano del 27 gennaio 1942, che delimitava le rispettive zone di influenza nella regione iraniana. Il termine per tale occupazione era previsto, in base al trattato, allo scadere di sei mesi dal termine delle ostilità (6 marzo 1946). Tuttavia, già nel 1945 la politica di penetrazione dell'URSS, favorita dalla creazione avvenuta in Persia del partito filocomunista Tudeh, dava inizio a una serie di agitazioni a carattere autonomistico nell'Azerbaigian, accompagnate dall'opposizione sovietica a qualsiasi intervento del governo di Teherān. Il 20 novembre 1945 un "Congresso nazionale dell'Azerbaigian", a Tabrīz, auspicava la costituzione di uno stato autonomo dello Azerbaigian entro i confinì della Persia.

Dopo l'istituzione di un governo autonomista dello Azerbaigian diretto da Pishevari, e dopo lo scambio di una serie di note diplomatiche tra Gran Bretagna, URSS e Stati Uniti, la questione veniva deferita, il 19 gennaio 1946, dal governo persiano alle N. U., la cui assemblea generale era in sessione a Londra; ma veniva rinviata a trattative dirette fra le due parti con una deliberazione del Consiglio di sicurezza, del 29 marzo.

Il trattato intervenuto il 4 aprile 1946 tra la Persia e l'URSS risolveva implicitamente la questione dello Azerbaigian, con il riconoscimento, da parte dell'URSS, del carattere interno del problema. Successivi negoziati aperti il 28 aprile a Teherain tra i governi della Persia e dell'Azerbaigian portavano il 13 giugno alla firma di un accordo in base al quale l'Azerbaigian otteneva uno statuto autonomo, ma accettava un governatore generale nominato da Teherān. Le truppe sovietiche frattanto, in data 9 maggio, avevano abbandonato il territorio dello Azerbaigian.

Da quel momento la situazione evolveva progressivamente in senso favorevole al governo centrale di Teherān finché questi poté procedere alla occupazione militare del territorio, nel dicembre 1946, con lo scopo ufficialmente dichiarato di permettere il libero svolgimento delle elezioni. Pishevari si rifugiò nell'URSS.

Bibl.: A. Sanders, Kaukasien, Monaco 1942; J. Gautier, Notices agricoles sur l'Aserbaijan, in Revue Intern. de Botan. appliquée et d'Agricult. tropicale, XXVI (1946), pp. 93-202; Oriente Moderno, XXVI (1946), pp. 34 e 104.

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