Gentiléschi, Artemisia

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Pittrice (Roma 1597 - Napoli 1652 circa). Allieva del padre Orazio, lavorò a Firenze, a Roma e a Venezia ed infine, poco dopo il 1630, a Napoli, dove tornò dopo aver lavorato per qualche tempo a Londra. Fu ottima ritrattista, ma dipinse anche molti quadri religiosi o di soggetto biblico, come la Giuditta (Firenze, palazzo Pitti), di una violenta espressività. Pur nella sua costante preziosità, il colorito della G. è più intenso di quello del padre, più vivace il contrasto chiaroscurale (Miracolo di s. Gennaro, nel duomo di Pozzuoli). Tra le opere più significative dell'ultimo periodo è la Nascita di s. Giovanni Battista (museo del Prado). Notevole fu la sua importanza nello sviluppo della scuola napoletana, soprattutto per la formazione di M. Stanzioni e di B. Cavallino.

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