DAMASKINOS, arcivescovo di Atene e reggente di Grecia

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)

DAMASKINOS, arcivescovo di Atene e reggente di Grecia


Nato nel 1889 a Dobrítsa in Tessaglia, Dimitrios Papandreu studiò teologia nell'università di Atene; fu consacrato prete nel 1915 e nel 1921 fu eletto vescovo di Corinto. Nominato arcivescovo di Atene e di Grecia nel 1938, l'elezione venne infirmata dal consiglio di stato, per volere, sembra, del capo del governo G. Metaxas, e un collegio elettorale costituito solo dal sinodo permanente gli preferì il metropolita di Trebisonda Chrysanthos. Quando questi nel 1941 rifiutò obbedienza al governo di Giorgio Tsolakoglu, imposto dall'Asse, D. fu chiamato a sostituirlo. Verso le autorità tedesche tenne un contegno piuttosto fermo; contribuì all'aiuto che la popolazione e il clero diedero ai perseguitati ebrei. Dopo la liberazione, scoppiata la guerra civile, D. fu chiamato a presiedere la conferenza che si tenne ad Atene tra W. Churchill e i rappresentanti dell'EAM (27 dicembre 1944) e il 1o gennaio fu riconosciuto reggente, mentre si preparavano le elezioni e il referendum istituzionale. Durante la sua reggenza si giunse dapprima a una tregua tra le parti avverse a cui seguì un progressivo rafforzamento dei partiti di destra. Dopo la vittoria dei monarchici nelle elezioni del 31 marzo 1946, D. avrebbe voluto dimettersi; ma il ministro inglese Bevin lo convinse a restare. Il 13 maggio riceveva il giuramento dei nuovi deputati e subito annunciava il referendum per il 1° settembre, contribuendo così a sventare il tentativo delle sinistre di rinviarlo ad altra data. Si dimise il 5 settembre 1946 quattro giorni dopo che il plebiscito aveva decretato il ritorno del re Giorgio II.

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