ADAMUCCI, Antonio

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)

ADAMUCCI (Adamuccio), Antonio

Nicola Vacca

Nato il 14 giugno 1761 a Maglie (Lecce), studiò matematica in Napoli, dove fu discepolo di G. Marzucco. Come supplemento alla memoria sulle Nuove proprietà delle equazioni,presentata nel 1782 dal Marzucco all'Accademia, l'A. pubblicò, dedicati al ministro Acton, i Nuovi lemmi analitici (Napoli 1784).

Altre opere matematiche dell'A, date alle stampe furono: Nuovo metodo generale per annientare il secondo e terzo termine nell'equazioni di quarto, quinto e sesto grado (1785), Nuovo metodo generale per l'annichilazione di due termini nell'equazione di settimo, ottavo, nono e decimo grado (1786) e Delle nuove proprietà delle equazioni (s.d.). Tutti questi scritti, pubblicati col nome di A. Adamuccio, trattano, in casi particolari, il problema della trasformazione delle equazioni, Due sue lettere inedite (28 marzo 1786 e 23 febbr. 1787) al matematico bolognese S. Canterzani sono nei carteggi Canterzani, conservati nella Biblioteca universitaria di Bologna.

A ventitrè anni l'A. conseguì a Napoli la laurea in medicina. Nel 1786 vinse il concorso presso quella università (legato del dottor fisico magliese Luigi Tortora) per una borsa di studio per un corso quinquennale di perfezionamento in chirurgia a Parigi. Contrariamente a quel che afferma O. De Donno jr., verso il 1790-91 l'A. tornò da Parigi a Napoli, dove fu primario chirurgo all'Ospedale degli Incurabili, tenendovi un'affollata scuola di chirurgia.

Insieme con l'ostetrico O. De Donno sen., suo cugino, l'A. svolse propaganda rivoluzionaria tra i suoi discepoli, che incitava a frequentare la scuola di chimica di Carlo Lauberg, divenuta il vivaio dei clubs giacobini nella capitale del Regno. Scoperta la congiura che portò alla "Gran causa dei rei di stato" del 1794, su denunzia dell'"affidato" V. Garretani, suo discepolo, l'A. fu implicato nel processo, sfociato nell'arresto di molti giacobini e nella esecuzione capitale di E. De Deo, di V. Galiani e di V. Vitaliani. Probabilmente l'A. fu tra gli arrestati; certo è che il suo nome è compreso con quello del cugino De Donno nell'elenco degli indultati, reso noto dalla Giunta di stato il 5marzo 1795 e pubblicato integralmente dal Simioni (tale indulto fu, per molti, premio a una loro delazione).

B. Croce in Varietà di storia letteraria e civile (s. I, Bari 1935, p. 223) parla di "un Adamucci, valoroso militare, che dai reggimenti napoletani all'assedio di Tolone passò, forse dapprima come prigioniero, nell'esercito francese, e rese assai utili servigi ed era considerato uomo stimabile". Ma è da credere che si tratti di diversa persona.

Stabilitosi a Parigi, non tornò più in patria; ma nel 1799 aveva ancora relazioni con i patrioti napoletani suoi amici (nel 1797 il suo nome appare ancora negli elenchi degli inquisiti dalla Giunta di stato); ne è documento il saluto che mandava a lui da Genova C. Paribelli a mezzo di F. A. Ciaia, che trovavasi a Parigi in missione presso il Direttorio. A Parigi nel 1808 pubblicò, in due volumi, l'opera sua più importante, Système mécanique des fonctions nerveuses,con la quale si proponeva di ricondurre le funzioni nervose alle leggi valide per il mondo fisico.

Con l'esercizio della professione di chirurgo, l'A. realizzò una notevole sostanza che lasciò ad istituti di beneficenza, prima della sua morte, avvenuta a Parigi dopo il 1830 (ma che il Lavoix data al 24 luglio 1827).

Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Lecce, Sez. Notarile,Protoc. n. 1291, a. 1827, ff.95 ss.; Arch. di Stato di Napoli, Casa Reale,vol. 673; Notamento fiscale dell'inquisizione di stato incominciata in marzo 1795,I, pp. 324-327 (copia dell'originale distrutto, già nell'Arch. di Stato di Napoli, presso N. Nicolini); Le Journal des Savans,1787, pp. 42-43; Atti della R. Acc. di scienze e belle lettere di Napoli dalla fondazione sino all'anno 1787,Napoli 1788, pp. LXXXVII-LXXXVIII; P. Napoli-Signorelli, Vicende della cultura delle Due Sicilie,VII, Napoli 1811, pp. 47-48; S. De Renzi, Storia della medicina in italia, V, Napoli 1848, pp. 358-359,419-420; O. De Donno, Antonio Adamuccio da Maglie,in Carte vecchie di Maglie pubblicate in appendice al periodico Lo studente magliese,VII (1885); H. Lavoix, in La grande encyclopédie,I, Paris 1886, sub voce; M. Rossi, Nuova luce risultante dai veri fatti avvenuti in Napoli pochi anni prima del 1799, Firenze 1890, p. 199; P. Riccardi, Biblioteca matematica italiana,I, 2 ediz., Modena 1893, p. 6; C. Villani, Scrittori e artisti pugliesi...,Trani 1904, pp. 12, 1194; B. Terribile, Saggio di un dizionario,in Uomini e cose di Terra d'Otranto,Lecce 1910, p. 513; B. Croce, La rivoluzione napoletana del 1799, Bari 1912, p. 327; F. Amodeo, Vita matematica napoletana,I, Napoli 1905, p. 98; II, ibid. 1924, p. 11; A. Simioni, Le origini del risorg. politico dell'Italia meridionale, II, Messina s.a. [1930], p. 230; N. Nicolini, Luigi De Medici e il giacobinismo napoletano, Firenze 1935,p. 42.

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