Amburgo

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(ted. Hamburg) Città della Germania (1.743.627 ab. nel 2006; 2.549.338 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana); costituisce amministrativamente un piccolo Land. Sorge a circa 100 km dal Mare del Nord, sulla riva destra dell’Elba alla confluenza dell’Alster, che si allarga in due bacini (Binnen-Alster e Aussen-Alster) separati da un ponte: il nucleo urbano più recente (Neustadt) si estende sulla riva sinistra dell’Alster, mentre la parte antica (Altstadt) occupa il cuneo di confluenza tra i due fiumi. In corrispondenza alle vicende politiche, ha alternato periodi di crescita e di decadenza demografica, ma dalla fondazione dell’Impero Germanico in poi la sua ascesa è stata continua (240.000 ab. nel 1871; 706.000 nel 1900; 1.100.000 nel 1930), fino alla recente, generale fase di stagnazione urbana. Due ponti che scavalcano l’Elba e due gallerie che la sottopassano uniscono la città al porto, situato all’inizio dell’estuario dell’Elba (in un punto in cui il fiume, dividendosi in più bracci, forma tutta una serie di isole), lungo ca. 15 km e articolato in bacini scavati nell’antistante isola fluviale di Wilhelmsburg. Lo scalo amburghese è il principale porto della Germania e, con Rotterdam e Anversa, uno dei primi d’Europa: nel 2004 il suo movimento complessivo ha raggiunto i 106 milioni di t di merci sbarcate e imbarcate. Oltre alle attività di navigazione marittima e commerciali legate al porto, A. è sede di varie industrie (costruzioni navali, petrolifere, chimiche, elettrotecniche, grafiche, alimentari, automobilistiche, della gomma ecc.). Centro direzionale e culturale, conta numerose biblioteche, istituti di ricerca e universitari. Ottima la rete di collegamenti autostradali, ferroviari e aerei.

Sorta probabilmente come fortezza nell’808 e destinata a centro di diffusione del cattolicesimo, fu elevata nell’834 ad arcivescovato; il suo sviluppo marittimo-commerciale ebbe inizio nel 12° sec., favorito dalla funzione di porto intermediario nel traffico fra il Mar Baltico e l’Occidente. Dal 1110 fu possesso dei conti di Schauenburg e nel 1292 ottenne una completa autonomia. Fu sin dal 13° sec. sbocco della Lega Anseatica sul Mare del Nord e punto estremo di congiunzione tra i trasporti fluviali e la navigazione marittima; poi, al centro dell’arteria commerciale che univa la Russia all’Occidente, nei sec. 14° e 15° accrebbe la sua ricchezza, alimentata anche dall’industria locale della birra. Nel corso del 16° sec., divenne una città libera dell’Impero. La decadenza della Lega Anseatica ne favorì la trasformazione in mercato autonomo e la città cominciò ad avere un notevole sviluppo industriale e commerciale a partire dalle fine del 16° sec. (vi fu istituita la prima banca in Germania, 1619). Occupata dai Francesi nel 1806 subì un lungo assedio (marzo 1813 - maggio 1814), che insieme al blocco dell’Elba determinarono la sua rovina economica. Riconosciuta dalla pace di Vienna la sua sovranità di stato libero membro della Confederazione germanica, A. rifiorì grazie al commercio inglese, divenendo alla fine del 19° sec. il primo porto europeo.

La città, già irreparabilmente alterata nella sua fisionomia antica per un incendio nel 1842 e per gli sventramenti effettuati dal 1880 al 1937, subì danni gravissimi durante la Seconda guerra mondiale; rimangono alcuni importanti esempi di architettura del 19° sec., ma nulla delle case borghesi, rari esempi di edilizia dal Medioevo all’età barocca. Tra le realizzazioni del 20° sec., notevoli il Chilehaus (1923, F. Höger), la Jarrestadt (1926-31, F. Schumacher), la Staatsoper (1955, G. Weber), il centro direzionale City Nord (1961-75), il Congress Centrum (1970-72), la Scuola di musica (1996, E. Miralles e B. Tagliabue).

Land di A. (755 km2 con 2.600.000 ab. nel 2006). I confini del Land furono sistemati nel 1937, con il passaggio alla Prussia delle città già amburghesi di Cuxhaven e Geesthacht (oggi appartenenti rispettivamente alla Bassa Sassonia e allo Schles­wig-Holstein) e l’unione ad A. delle città già prussiane di Altona, Wandsbeck e Harburg-Wilhelmsburg, che vennero incorporate nella metropoli.

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