Bordiga, Amadeo

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Uomo politico italiano (Resina 1889 - Formia 1970). Socialista antiriformista, ebbe un ruolo di primo piano nella formazione del Partito comunista d’Italia, di cui fu segretario (1921). Messo prima in minoranza dalla corrente gramsciana e poi espulso dal partito (1930), nel dopoguerra tornò a costituire un punto di riferimento ideologico per alcune posizioni di estrema sinistra, critiche verso la linea del PCI.

Vita e attività

Fin dagli inizî della sua attività politica assunse, all'interno del Partito socialista italiano, una posizione rigorosamente antiriformista. Antimilitarista intransigente durante la prima guerra mondiale, nel dic. 1918 fondò Il Soviet, periodico attorno al quale si organizzò la frazione comunista astensionista da lui costituita formalmente nel luglio 1919 sulla base del riconoscimento del valore della rivoluzione sovietica, della rottura col riformismo, della non partecipazione elettorale. Grazie alla costituzione di tale frazione e alla sua estensione nazionale, conquistò, in polemica col gruppo dell'"Ordine nuovo", l'egemonia nel processo di formazione del Partito comunista d'Italia. Eletto segretario del nuovo partito (genn. 1921), inaugurò una linea politica intransigente, ma poco avvertita dei caratteri inediti del movimento fascista. In crescente contrasto con l'Internazionale comunista sul problema del "fronte unico" e della fusione col PSI, provocò l'opposizione di Gramsci e del nuovo gruppo dirigente che intorno a lui si veniva costituendo nel PC d'I. Allontanato dalla direzione del partito nel 1924, fu sconfitto definitivamente al Congresso di Lione nel genn. 1926. Nel novembre di quell'anno fu arrestato e inviato al confino, dove rimase fino al 1929. Avendo in seguito dato vita a una frazione su posizioni vicine a quelle trockiste, nel marzo 1930 venne espulso dal partito. Si appartò così dalla vita politica attiva, cui sostanzialmente non tornò mai, pur dando vita nel dopoguerra a un'attività pubblicistica di rilevante valore teorico e politico. Ha pubblicato Storia della sinistra comunista (anonimo, 1964-66).

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