Altoparlante

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

altoparlante


altoparlante [Comp. di alto e parlante, calco del fr. haut parleur, a sua volta sul mod. dell'ingl. loud-speaker] [ACS] [ELT] Trasduttore elettroacustico che trasforma l'energia di correnti elettriche variabili derivanti da suoni (correnti foniche) in onde sonore, eccitate in una massa d'aria considerevole, talché i suoni generati abbiano potenza notevole, anche, eventualmente, in ambienti aperti (di qui l'altra denomin. di diffusore sonoro). Schematicamente, è costituito da un organo elastico (una membrana circolare o, più spesso, a cono) che pone in vibrazione l'aria e un organo elettromeccanico che mette in vibrazione la membrana; i vari tipi di a. (v. oltre) si differenziano essenzialmente per la natura di questo organo elettromeccanico. Le caratteristiche principali di un a: sono: (a) la potenza, che è quella massima della corrente fonica inviata in esso oppure quella sonora massima emessa; (b) l'impedenza elettrica presentata ai terminali d'ingresso, misurata, per convenzione, alla frequenza di 4000 Hz; (c) la curva di risposta, che è il diagramma del livello della potenza sonora emessa, in dB, in funzione della frequenza; la qualità di un a. si valuta dall'essere tale risposta sufficientemente costante in un intervallo di frequenze esteso all'intero campo sonoro (da pochi Hz sino ad almeno 20 kHz, ma per una buona resa dei suoni armonici occorrerebbe giungere a circa 100 kHz). Per ottenere una grande fedeltà di riproduzione, cosa difficile con un solo a., si ricorre a diffusori costituiti da più a. di varie dimensioni e, talora, di vari tipi, ognuno od ogni gruppo dei quali è destinato alla buona riproduzione di un dato intervallo di frequenze nel campo anzidetto (fig. 1); spesso il complesso di a. è permanentemente montato entro un contenitore dotato di speciali qualità acustiche, costituendosi così quello che si chiama una cassa acustica. Tra i tipi più usati, ricordiamo: (a) a. elettrodinamici, o a bobina mobile, che sono i più diffusi, nei quali l'organo elettromeccanico è (fig. 2) una piccola bobina in cui scorre la corrente fonica, portata dalla zona di vertice di un cono diffusore entro il traferro anulare di un magnete (a. magnetodinamici) o di un elettromagnete (a. elettrodinamici propriamente detti); l'impedenza è di qualche ž; la potenza e la curva di risposta posssono variare entro ampi limiti, in rapporto a opportune caratteristiche dimensionali e costruttive; (b) a. elettromagnetici, o a ferro mobile, i più antichi, oggi usati molto raram., costituiti (fig. 3) da una lamina metallica elastica sopra le espansioni di un elettromagnete percorso dalla corrente fonica, secondo la disposizione del ricevitore telefonico di A. Meucci; il suono prodotto dalla lamina è rinforzato da una tromba acustica; l'impedenza è di qualche centinaio di ž, la potenza è in genere piccola, la qualità di riproduzione modesta; (c) a. elettrostatici, o a condensatore, in cui l'organo diffusore e quello eccitatore sono un tutt'uno, in quanto costituiti (fig. 4) da una lamina metallica elastica affacciata, per il tramite di isolatori, al fondo conduttore di un contenitore cilindrico, con il quale forma un condensatore al quale è applicata una tensione derivata dalla corrente fonica, cosicché la lamina è posta in vibrazione da forze elettriche (impropr. dette elettrostatiche); presentano impedenza molto alta, piccola potenza, risposta discreta, ma trovano applicazioni soltanto per scopi speciali. Esistono poi a. di altro tipo, quali quelli piezoelettrici, magnetostrittivi, a ionizzazione, di minore importanza.

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