Jarry, Alfred

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Scrittore francese (Laval 1873 - Parigi 1907). Entrato giovanissimo al Mercure de France, fondò con R. de Gourmont la rivista L'Ymagier e pubblicò, sotto l'influenza del simbolismo, le raccolte di poesie Les minutes de sable mémorial (1894) e César-Antéchrist (1895), in cui espresse attraverso il personaggio di padre Ubu, grottesca caricatura creata nell'adolescenza al liceo di Rennes, lo spirito di rivolta contro la stupidità umana. Attorno a questa figura, cui diede connotati fisici con numerosi disegni e con la quale finì per identificarsi, ruota la sua opera teatrale, caratterizzata da una rottura radicale con il linguaggio e le convenzioni sceniche tradizionali: Ubu roi (1896), Ubu enchaîné (1900), Ubu cocu (post., 1944), Ubu sur la butte (1906), riduzione in due atti di Ubu roi per marionette, nonché i due Almanach du père Ubu (1899 e 1901). L'umorismo aggressivo e il gusto dell'invenzione verbale d'impronta rabelesiana, che sono proprî della sua ricerca espressiva, traspaiono nelle opere narrative: Les jours et les nuits (1897), L'Amour absolu (1898), Messaline (1901) e Le Surmâle (1902). Ispiratore di Apollinaire, dei futuristi, dei surrealisti, precursore di A. Artaud, J., la cui influenza fu accentuata dall'eccentricità della sua esistenza, espose in Gestes et opinions du docteur Faustroll, pataphysicien (post., 1911), i principî di una nuova, trasgressiva disciplina, la patafisica, o "scienza delle soluzioni immaginarie".

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