Santàgata, Alfonso

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Attore e regista italiano (n. San Paolo di Civitate 1947). Formatosi alla Civica scuola d'arte drammatica di Milano, dopo alcune esperienze come attore con L. Ronconi, D. Fo e C. Cecchi, con il quale interpretò fra l'altro L'uomo la bestia e la virtù, Il borghese gentiluomo e Don Giovanni, ha costituito un durevole sodalizio con C. Morganti. Insieme hanno fondato la compagnia Katzenmacher, rivelandosi con l'omonimo spettacolo (1980), cruda e commovente storia di emarginazione di emigranti in Germania, e insieme lavoro sulla memoria e sulla lingua. Da allora, fedeli a una sorta di poetica della marginalità e della devianza, hanno creato numerosi spettacoli, spesso riscrivendo testi letterari di autori come Büchner, Beckett, Cervantes, Dostoevskji: Büchner mon amour (1981); En passant (1983); Il calapranzi (1984); Mucciana city (1984); Hauser Hauser (1986); Saavedra (1988); Finale di partita (1990); Omsk (1990); Il guardiano (1992). Sciolto il sodalizio, S. è rimasto direttore artistico della compagnia, proseguendo con giovani attori il lavoro di reinterpretazione moderna della farsa e della tragedia (Petito strenge, 1996; Ubu scornacchiato, 1997; Ubu 'u pazz, 1998; Isaia l'irriducibile, 2000). Sono seguiti: Se tujur la nuì (2001); Tragedia a Gibellina (2002); Apparizioni (2002); Le voci di dentro (2004); Il sole del brigante (2005); Il teatro comico (2006). Tra le sue interpretazioni cinematografiche più recenti vanno citate quelle nelle pellicole Pranzo di Ferragosto (2008), Noi credevamo (2010), La città ideale (2012) e L'intrepido (2013).

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