DEL RE, Alfonso

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 38 (1990)

DEL RE, Alfonso

Franco Rossi

Nacque a Calitri (Avellino) l'8 ott. 1859 da Raffaele e da Rosa Margotta.

Appena quindicenne si trasferì a Napoli ove compì gli studi superiori e quindi si iscrisse alla facoltà di matematica. Nel 1885, ancora allievo dell'ultimo anno di corso, diventò assistente presso la cattedra di geometria proiettiva; nel 1889 passò, sempre come assistente ordinario, nell'università di Roma. L'anno successivo vinse il concorso per la cattedra di geometria proiettiva ed analitica e fu chiamato ad insegnare nell'università di Modena. Nel 1899 tornò nell'università di Napoli come titolare della cattedra di geometria descrittiva presso l'istituto di matematica. Tenne la cattedra fino alla morte, avvenuta presso Sorrento il 5 sett. 1921.

Per la sua versatilità e l'approfondimento in molti campi della scienza esatta, riuscì a ottenere importanti risultati, da lui esposti in centoventicinque pubblicazioni. La sua ricerca si sviluppò in varie direzioni. Essa comprende studi di geometria pura ed applicata e di geometria analitica e proiettiva (cfr. Lezioni di geometria proiettiva e analitica, Modena 1894), studi di algebra (Sopra certe relazioni di identità fra determinanti e matrici, Napoli 1916), di analisi simbolica delle forme (Lezioni sulle forme fondamentali dello spazio rigato, sulla dottrina degli immaginari e sui metodi di rappresentazione nella geometria descrittiva, ibid. 1906), lavori di statica cinematica e dinamica, tanto per lo spazio a tre e quattro dimensioni (cfr. Sulla statica dello spazio a 4 dimensioni, Roma 1908) quanto per gli spazi a n dimensioni, per n qualunque e a curvatura costante (cfr. Le equazioni generali per la statica e la dinamica dei sistemi materiali ad n dimensioni ed a curvatura costante nell'analisi di Grassmann, ibid. 1912; Le equazioni generali per la dinamica dei corpi rigidi ad n dimensioni ed a curvatura costante nell'analisi di Grassmann, Napoli 1915), secondo l'indirizzo più avanzato del tempo, in un serrato confronto con la ricerca a livello internazionale, orientata allora verso l'algebrizzazione e formalizzazione spinte della geometria a partire da J. J. Sylvester, K. G. v. Staudt e W. R. Hamilton fino a D. Hilbert. In tutti questi campi egli si orientò, con spirito moderno, alla divulgazione dei risultati ottenuti da altri autori, per lo più stranieri, secondo l'impostazione formalistica, piuttosto che a produrre risultati del tutto nuovi.

Si occupò inoltre di algebra della logica nel periodo del grande exploit, verificatosi proprio alla fine del secolo scorso; le lezioni da lui tenute in questa disciplina a Napoli e poi pubblicate (Lezioni di algebra della logica, Napoli 1907) riscossero unanimi consensi in Italia e all'estero (cfr. B. A. Bernstein, Postulati per la logica delle classi in termini della operazione "eccezione", e pruova dell'indipendenza dei postulati dovuti a D., Napoli 1918). Esse occupano un posto preminente tra le pubblicazioni del genere, sia per la novità del contenuto sia per il metodo assiomatico di trattazione in esse seguito. Il D. si occupò anche di filosofia naturale, che alla fine del secolo scorso era oggetto di molteplici studi secondo l'indirizzo positivistico dominante. Ricordiamo a tale proposito il discorso che egli tenne nel novembre del 1896 per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'università di Modena dal titolo: Sulla struttura geometrica dello spazio in relazione al modo di percepire i fattinaturali (Napoli 1901). Ivi egli precorse in termini generali la teoria relativistica, affrontando con padronanza argomenti che furono poi sviluppati da A. Einstein. Più in particolare, si occupò dell'aspetto matematico della teoria della relatività trattando analiticamente un particolare tipo di trasformazioni di H. A. Lorentz (Sulle trasformazioni Voigt-Lorentz in elettrodinamica, ibid. 1913).

Il D. fu socio di diverse accademie, tra le quali in particolare l'Accademia delle scienze di Napoli e l'Accademia Pontaniana.

Bibl.: Necrol., in Rendic. della R. Accademia delle scienze fisiche e matem. (Napoli), s. 3, XXVIII (1922), pp. 187 ss.; F. G. Tricomi, Matematici ital. del primo secolo dello Stato unitario, in Atti dell'Acc. delle scienze di Torino, classe di sc. fis., mat. e nat., s. 4, I (1962), pp. 43 s.; J.-C. Poggendorf, Biograph. literar. Handwörterbuch zur Geschichte der exakten Wissensch., pp. 313 s.

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