Jawlensky, Alexej von

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Pittore (Toržok, Tver´, 1864 - Wiesbaden 1941), di origine russa. Interrotta la carriera militare per dedicarsi alla pittura, nel 1896 si recò a Monaco, dove studiò alla scuola di A. Ažbè ed ebbe modo di conoscere Kandinskij. La nuova pittura occidentale, in particolare le esperienze di Cézanne e van Gogh, fu essenziale per la sua formazione. Fu in Francia più di una volta, prima a contatto con il gruppo parigino dei Nabis, poi con i Fauves (fu molto colpito dall'arte di Matisse). Nel 1909 fondò con Kandinskij la Neue Kunstlervereinigung. Nel 1921 si stabilì a Wiesbaden e nel 1924 formò con Klee, Kandinskij e Feininger il gruppo "Die Blauen Vier". Dopo le prime esperienze, soprattutto paesaggi, caratterizzate da un ricco e acceso cromatismo, J. limitò sempre più le sue composizioni all'unico tema del volto umano, giungendo a una concentrazione di forme e a un incupimento della scala cromatica intensamente spirituali: significativamente J. definì "meditazioni" un gruppo di opere eseguite tra il 1934 e il 1938, anno in cui smise di dipingere.

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