Alemagna

Enciclopedia Dantesca (1970)

Alemagna

Adolfo Cecilia

. Con questo toponimo fu designata anticamente e nell'uso letterario italiano la Germania in genere. Con lo stesso significato geografico furono usate le varianti ‛ Alamagna ', ‛ Alamannia ', ‛ Alamania ', ‛ Alemannia ', ‛ Alemania ' ; e, per etimologia popolare, anche ‛ Lamagna ' e ‛ [la] Magna ' (Alberto de la Magna, Cv III V 12).

D. usa Lamagna in If XX 62, ove colloca il lago di Garda a piè de l'Alpe che serra Lamagna / sovra Tiralli; mentre usa Alamania in VE I XVIII 5, là dove sottolinea che l'Italia, come manca di una reggia, manca di una curia unificata da un sommo principe, mentre la curia di Germania è unificata dall'imperatore.

In VE I VIII 4 la parte centrale dell'area linguistica del jo può considerarsi determinata dai nomi regionali di Austria, Bavaria, Sassonia, Germania, Franconia (Revelli, Italia 52); in I VIII 9, ove D. scrive che quelli che parlano in lingua d'oïl, ab oriente Alamannos habent, l'uso del termine Alamannos sta a indicare, secondo il Marigo, la linea di confine Saona-Mosa-Schelda che include nella Germania il Brabante e la Lorena. A tale conclusione il Marigo giunge considerando che " Alamannia era ormai da tempo passata, da denominazione ristretta alla Svevia, a significare il territorio ‛ Imperii Romani seu regni Alamanniae ' (cfr. Winkelmann, Acta imperii inedita, II, 490, 9; vedasi anche 128, 32; 132, 3; 137, 15; 458, 41) ", e dall'affermazione di Brunetto Latini (Tresor 167) che " Alemaigne... / dure jusq'en Lorraine ".

Bibl. - A. Magnaghi, La ‛ devexio Apennini ' del ‛ De vulgari eloquentia ' e il confine settentrionale della lingua del sì, in Misc. dantesca, suppl. 19-21 al " Giorn. stor. " LXXIX (1922) 372 ss.; D.A., De vulg. Eloq., a c. di A. Marigo, con appendice di aggiornamento a c. di P.G. Ricci, Firenze 1957, ad l.

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